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NO AI SENSI DI COLPA: SONO LIBERE CONCESSIONI NON SGARRI!

Se c’è una parola che decisamente non amo utilizzare è la parola “sgarri”. Ii dizionario definisce la parola sgarro come “Mancanza, trascuratezza nell’osservanza di un dovere”. Quando si parla di dieta si usa questo termine riferendosi al mancato adempimento ai doveri della stessa, all’aggiunta di un cibo per così dire “proibito” all’incapacità di resistere ad una tentazione.

Questo termine ha un’accezione negativa. Se sgarro faccio qualcosa di male, di sbagliato. Spesso chi ha problemi di peso e ha intrapreso nella vita più di una dieta vive lo sgarro con senso di colpa.

La prima cosa da comprendere è che sgarrare ha un significato differente per ogni persona. Ci sono pazienti che affermano di aver sgarrato molto rispetto alle indicazioni, se hanno consumato un frutto in più quando non indicato o se non sempre hanno pesato carne pesce. Ci sono persone che affermano di aver pedissequamente seguito la dieta e nel descrivere quanto fatto aggiungono (senza nemmeno accorgersene) condimenti e cibi che nella dieta non erano nemmeno nominati.

Consumare i biscotti secchi, se mai nominati, a colazione è uno sgarro? Aggiungere lo zucchero al caffè è uno sgarro? Mettere un cucchiaino di parmigiano sulla pasta è uno sgarro? Scambiare la cena del lunedì con quella del martedì è uno sgarro? Oppure lo è farsi una cena completa da antipasto a dolce e ammazzacaffè?

Dipende! La cosa interessante è che ogni persona ha una diversa concezione di questa parola.

Ma cosa significa per una nutrizionista? Uno sgarro per un nutrizionista è l’aggiunta di un cibo alla dieta quando questo non è concesso. E’ una modifica dell’alimentazione senza che questa sia stata concordata o magari non seguendo le regole date. E’ l’eliminazione di una portata o di un cibo che doveva essere consumato.  Uno sgarro è quindi una qualsiasi variazione dal menù proposto.

Quando si è a dieta per un determinato motivo come ad esempio dimagrire o per lo sport o per una particolare patologia è bene sempre tenere presente che uno sgarro può incidere sull’esito del programma. Questo significa che se sgarri hai rovinato tutto? Questo no, ma questo comportamento deve poter essere valutato dalla nutrizionista per prenderne atto e comprendere meglio così l’esito finale del programma dietetico. Non nascondere questi eventi alla tua o al tuo nutrizionista, e non nasconderli a te stesso/a. Spesso le persone non considerano certi sgarri e senza volere non li riferiscono al controllo. Invece è importantissimo. Ecco perché molto spesso scrivere un diario alimentare dettagliato può essere utile perché in questo modo vengono alla luce comportamenti errati, modifiche involontarie volute o non volute di cui il nutrizionista può prendere atto. Ricorda però che errare è umano e anche lo sgarro lo è. Nessuno è così perfetto da non sgarrare mai. Se capita, non ti preoccupare, prendi nota e riprendi da dove eri rimasto.

Inoltre, c’è invece lo sgarro di chi, propriamente, non è a dieta come nei casi di cui sopra. E’ proprio di questo che volevo maggiormente parlare. Alcune persone passano la vita a dieta e qualsiasi variazione sulla propria alimentazione (che già di partenza spesso è restrittiva, adattata in base a precedenti esperienze con altre diete e in genere mal bilanciata) è considerato uno sgarro. “Ho mangiato la pizza sabato sera con la famiglia e ho sgarrato”, “per Natale ho mangiato una fetta di panettone”, “ho mangiato un gelato a passeggio in città”. Questi sono sgarri? Rispetto a che cosa? Che cosa è mangiare sano e cosa è essere perennemente a dieta? Chi è perennemente a dieta non sgarra mai? Chi mangia sano non sgarra mai?

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Conclusione

Io penso che il termine sgarri debba essere ridefinito. Oltretutto anche in inglese ha un significato davvero negativo, in quanto sgarro in inglese è indicato con la parola cheat che letteralmente significa “tradire”. La sua accezione è forse ancora più negativa che in italiano, sgarro mi ricorda la parola “offesa” mentre tradimento è un termine che indica qualcosa di ancora più profondo e irrimediabile. Credo che sia molto controproducente. Utilizzandolo, si dimentica il fatto più importante. Se stai bene e sei in forma, puoi mangiare qualsiasi cosa; tutto è concesso ma è solo questione di scelte. La maggior parte sceglierai di mangiare bene, in modo sano e completo (e non pensare che questo non possa essere gustoso) e qualche volta, in base alle tue possibilità (mi muovo? Faccio sport?) sarai tu a scegliere liberamente e con grande tranquillità di sgarrare. Ecco perché allora in realtà non si tratterà di uno sgarro ma di una libera concessione o di un fatto più che normale.

Imparare a mangiare in modo sano, capire quando concedersi qualcosa, ecco che allora si è davvero liberi dalle catene della dieta!

Se vuoi approfondire ho parlato di pasto libero in questo articolo.

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