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Per capire quando alimentazione ed endometriosi sono connesse cerchiamo di capire prima di tutto cosa è l’endometriosi.
L’endometriosi è una patologia ginecologica molto frequente nelle donne in età fertile ma alle volte non diagnosticata. La problematica consiste nella proliferazione di tessuto uterino, l’endometrio appunto, in distretti dove non dovrebbe essere presente, questo provoca dolore ed infiammazione.
La nutrizione per l’endometriosi può contribuire a ridurre questo malessere, infatti ci sono cibi ricchi di elementi anti-infiammatori che aiutano a ridurre l’infiammazione e il dolore che questa provoca.
I sintomi tipici dell’endometriosi sono diversi e potrebbero essere presenti singolarmente o in associazione:
La Fondazione Italiana Endometriosi ha elaborato delle indicazioni nutrizionali per il supporto e la riduzione del sintomi correlati all’endometriosi.
I sintomi dell’endometriosi rispondono bene ai cambiamenti nutrizionali e quindi alla dieta per l’endometriosi, perché questi sintomi sono basati su reazioni biochimiche dell’organismo su cui i nutrienti contribuiscono in maniera importante. Per questa ragione è importate conoscere quali sono i cibi che tendono ad essere pro-infiammatori, peggiorando la sintomatologia, e quelli, invece, anti-infiammatori e che hanno un effetto positivo sulla riduzione del dolore.
Non è necessario demonizzare nessun cibo o evitare completamente qualcosa. L’importate è avere una dieta equilibrata con particolare preferenza per quegli alimenti con attività anti-infiammatoria. L’alimentazione per l’endometriosi, infatti, deve essere composta da cibi cosiddetti anti-infiammatori che sono:
Per alleviare la sintomatologia occorre prendersi cura di sé in tutti gli aspetti: nutrizione, attività fisica e stile di vita in generale.
Il consiglio è che quello di dedicarsi alle attività fisiche che vanno a distendere i muscoli pelvici come yoga, pilates o stretching.
Non solo, ma anche esercizi di rilassamento per la mente, come la meditazione sempre nello yoga o training autogeno (tecnica di rilassamento-desensibilizzazione) o esercizi di respirazione.
Chiaramente la nutrizione va personalizzata secondo le singole esigenze della paziente. Se hai ancora dei dubbi e vuoi provare a sentirti meglio lavorando sulla nutrizione contattaci quindi per un appuntamento.
Articolo scritto dalla collaboratrice Dott.ssa Gemma Malaspina Biologo Nutrizionista
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