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Dopo aver visto quali sono le caratteristiche fisiche ideali di un nuotatore o nuotatrice, genetiche e modulabili tramite alimentazione e dieta, andiamo ora a approfondire un tema forse più ostico: il consumo energetico della nuotata. Vediamo insieme cosa ci dice la scienza; quante calorie consuma un nuotatore?
L’obiettivo del nuotatore è quello di coprire una determinata distanza in minor tempo possibile, vale a dire sviluppare la massima velocità media per la distanza stessa; la velocità è data dalla potenza sviluppata diviso il costo energetico della nuotata.
Dobbiamo ricordare che il costo energetico non è solo imputabile al fatto che si deve nuotare velocemente ma serve anche per galleggiare e avanzare in un fluido che oppone notevole resistenza. La forza necessaria all’avanzamento, nel nuoto, dipende anche da: profilo aerodinamico del soggetto, sua superficie frontale, velocità, caratteristiche fisiche dell’acqua.
Il rapporto fra il lavoro sviluppato per vincere la resistenza all’avanzamento ed il lavoro totale è denominato l’efficienza di propulsione (EP) e pensate che nuotatori di alto livello hanno un valore di EP compreso tra 0.4 e 0.6
Ciò significa che nel nuoto, solo la meta’ del lavoro esterno effettuato dal nuotatore è efficace per spingere in avanti il corpo. Questo spiega il fatto che il rendimento energetico globale del nuoto e’ notevolmente inferiore a quello di altre forme di locomozione.
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